Lo stop & go

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  1. Ryu Jin
     
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    Uscita veloce ieri nel pomeriggio; più per ricordarmi come si usano gli artificiali che non per altro. XEI6aAx

    Qualche minuto dopo l'esordio, si avvicinano due ragazzi alle prime armi che mi pongono le solite domande, ad iniziare dalla solita, classica, immancabile: "abboccano?"
    Il repertorio lo conosciamo tutti. Fra i soliti quesiti, questa volta una serie di domande diverse dal solito che vi passo pari pari:

    Pratichi lo stop & go? E con quale frequenza? Come lo effettui? Le pause sono uguali sia che si tratti di floating che di sinking?

    A voi ...
     
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  2. gem
     
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    Quell'attimo di stasi del nostro pesciolino di plastica, lo stop improvviso per poi ripartire più veloce di prima, mi ricorda la reazione del pesce foraggio per eccellenza dei nostri mari, il cefalo.
    Dopo tanti anni di esperienze con la testa sotto l'acqua ho imparato quasi a memoria questo tipo di reazione...Il cefalo inseguito dal predatore tende ad accelerare e darsela a gambe, se non riesce subito a dispedersi, soprattutto se si trova in basso fondale, nel bel mezzo della fuga tende a fermarsi di colpo per un attimo per poi ripartire, nella maggior parte dei casi cambiando anche direzione, confondendo le idee di chi lo insegue.

    Ritenendola una reazione molto naturale e realistica mi piace applicare spesso lo stop&go ai miei recuperi, sia nella sua versione più semplice all'interno di un semplice recupero lineare, sia come parte integrante di un recupero più personalizzato con alternanza di jerkate, stop&go, cambi di direzione e velocità.

    In genere tendo ad effettuare stop più prolungati con esche slow floating, suspending o slow sinking che quindi mi permettono di lasciare l'esca quasi del tutto ferma per qualche attimo in più, per poi farla ripartire. Con esche floating e che risalgono velocemente tendo ad effettuare stop con ripartenze più rapide.

    Nella mia esperienza la maggior parte degli attacchi del predatore sono avvenuti nel momento appena successivo allo stop o appena dopo la ripartenza.


    In diversa variante, con un ragionamento opposto, lo stop&go può essere sfruttato per mimare un'altra attività tipica del cefalo, ossia la risalita lenta per andare a bollare in superficie, con esche floating o slow floating..

    Ma questa non è una applicazione che uso spesso e colgo l'occasione per chiedere info a qualcuno di voi che ha avuto risultati.

    Ci sono molte possibilità e varianti per applicare lo stop&go che dipendono dalle prede, dallo spot, dalle esche che si usano, dal foraggio da imitare e dal nostro modo di pescare.
     
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  3. Ryu Jin
     
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    Come per le jerkate, anche per lo S&G è necessario un minimo di fantasia ma senza strafare.
    Che si tratti di un artificiale con caratteristiche slow sinking o slow floating, ad esempio, io solitamente lo effettuo su un recupero lineare, dando alla fine un cambio di direzioneo velocità, oppure a seguito di una jerkata decisa che impone all'esca una svirgolata sensibile.
    Ma, ripeto, non ci sono regole precise: si recita a soggetto.

    Giuse', non riesco a fare un ideale calcolo a favore del plastichetto che scende o che sale.
    Quando ho fatto le piane e spot similari, la parola d'ordine è stata "assolutamente floating"; negli ultimi anni, costretto a diversificare la tipologia degli artificiali, a favore di quelli più pesanti e/o maggiore gittata, il sinking frequenta maggiormente la borsa. Di conseguenza ...
     
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  4. Pirat@
     
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    dal minuto 5:20", si parla di stop & go ed esecuzione

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3 replies since 16/2/2015, 08:29   80 views
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